ci vorrebbe un luogo…un luogo lontano da ogni luogodove finalmente i singulti spacchino la cortecciadove le lacrime riaffiorino dalle radici all’animama non lacrime di tristezza o di dolorené di abbandonoo delusionedove il lacrimarediventi piantoun pianto anticodi emozioni anticheche non vogliono essere capitedi quando ci…
Categoria: Poesie
Scrivere poesie è un’arte, perchè esprime il desiderio di comunicare. E questo comunicare, nel senso di messaggio, è per Maria Carmela universale perchè è accessibile a tutti, non riservato a pochi eletti come il poetare classico può averci abituati. E pur conoscendo le tecniche della metrica, delle accentazioni delle parole ecc. Maria Carmela preferisce il verso sciolto od il verso libero. Se l’arte è dunque in costante divenire, e lo è pure la poesia, allora possiamo dedurne che anche Maria Carmela è in costante evoluzione…


Sorge il sole
sorge il sole nel fracasso del mondorumori di piccoli uomini che come formiche laboriosenon si fermano mairumori di animali che ripetono copioni vecchi e consumatidallo sfogliare del temporumori di macchine di ogni genere di macchinaaggeggi che lavorano, trasportano,fanno ogni tipo di cosasu ogni parte…

Parole mietute
stanno i miei pensiericome grano falciato in campi silenti riempiono l’aria le cicale… cianciando di inutili cosetra le stoppie senza vita brucia il sole tronfioin un cielo senza nuvoletroppo lontano per sfiorarlo sta un carrubo maestosoal centro del campomacchia verde di vita niente è…

Sale la sera…
Sale la sera che viene dal marecon il suo passo pesantel’affanno di chi ha un peso da portareil carico di sogni, speranze, illusioni,promesse, progetti e il riparodella fatica del giorno andatoavanza lenta distribuendo donisenza mai sbagliarea ciascuno il suo sogno da sognarela speranza da…

Come una falena…
come una falena… sbatto contro il vetroforse è stupiditào forse è che fuori è buioe la luce è lì appena dietro al vetroe sbatto sperando che il vetro sia solo illusionee ci sbatto contro allora volo un po’ più in làe riprendo a sbatterela luce…

Fino a sera…
il compito è portare questo giorno a serae lo faròtrascinerò ogni secondo prenderò di peso i minuti se occorreràe non mi fermeranno gli attimi che peseranno tanto da ferirmi le manipotrò sistemare le ore in modo precisocosì da riempire gli spazi vuotilascerò ciò che possoquello…

Le scarpe stanche
avevo camminato e camminato e camminato…poi…ho lasciato le scarpe e…senza scarpe potevo solo volaree… guardavo le mie scarpe stanchementre imparavo a volare

Il mondo rotolò più avanti
aveva aspettato…tanto aveva aspettatoil mondo gli era passato accantoa volte si era fermatoper una risataper una mezza sigarettaa volte gli aveva raccontato delle cosea volte lui quelle cose non le aveva neanche capitema lo aveva ascoltato quel mondoa volte aveva raccontato lui al mondopensieri bislacchi…

Il sasso
aveva corso tantoera stanco sudato e sporcoaveva un malessere sparsonon capiva bene dove avesse maleaspettava di fermarsi per poter vedere e capirema era sempre così … si sarebbe fermato più avantiun po’ più avantipoi…chissà perchè quel sasso stava lìchissà perchè gli occhi non lo viderochissà…
Vuoi sapere come va…
pezzi di anima sparsi… ecco come va e… sinceramente non so ancora come fai ad amarmi io che non mi amerei se mi conoscessi ma amo te… perchè sei folle sei totalmente pazzo ad esserti innamorato di me a voler conoscere i labirinti del mio…